Utilizzato a partire dal VII secolo a.C tra Fiesole e Felsina il Cammino deve il suo nome a quelli di ispirazione mitologica delle località attraversate

Si ipotizza che la Via degli Dei sia cosi antica da essere utilizzata già dal VII secolo a.C per collegare Fiesole e Felsina e che in epoca romana sia stata resa una vera e propria strada transappenninica in grado di unire Bologna a Firenze.

Il Cammino deve il suo nome ad alcune delle località visitate che portano nomi di chiara ispirazione mitologica classica come Monte Adone, Monzuno (Mons Iovis, Monte di Giove), Monte Venere e Monte Luario (Lua, dea romana dell’espiazione).
Lungo il tragitto si incontrano una serie beni archeologici di grande valore storico: l’acquedotto romano di Sasso Marconi, l’area protetta del Contrafforte Pliocenico con i suoi fossili e la sua particolare vegetazione, Madonna dei Fornelli dove si trovano resti di strada romana, il teatro romano e l’acropoli di Fiesole.
Sul sito, oltre alle informazioni su dove dormire, mangiare e cosa non perdere lungo il tragitto, si trova una sezione dedicata a quali sentieri CAI seguire.