Introdotta con la legge Art Bonus la città viene designata ogni anno dal MiBACT per mostrare al mondo sviluppo culturale e le diverse attività
L’iniziativa di selezionare ogni anno la Capitale Italiana della Cultura è stata introdotta con la legge Art Bonus, ispirata dalla proclamazione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
Un’iniziativa nata per sostenere, incoraggiare, valorizzare capacità progettuali e attuative delle città italiane nel campo della cultura. Per fare in modo che il valore della leva culturale spinga verso una maggiore coesione sociale, che possa essere recepito in modi sempre più diffusi puntando, oltre a rappresentare un modello di integrazione e conservazione delle identità, su un diverso sviluppo economico indirizzato sia al benessere individuale che collettivo.
Nata con l’idea di favorire sempre più le nuove forme di turismo sostenibile – come da Piano Strategico del Turismo 2017-2022 – rappresenta una visione di intermodalità tra progetti con il proposito di gestire più efficacemente i flussi turistici verso la valorizzazione di tutto il Paese.
Tutte le diverse Capitali Italiane della Cultura (o candidate tali) trovano ora un’opportuna collocazione all’interno dell’Atlante Digitale dei Cammini d’Italia inserite come specifico POI (Punto di Interesse) all’interno del percorso dei diversi Cammini.
A partire dal 2016 le vincitrici sono state Mantova, Palermo e Pistoia. Il 2019 non vedrà assegnato il titolo perché Matera è già Capitale Europea mentre, per il 2020, è stata già designata Parma in qualità di Capitale Italiana della Cultura.
“ La prossima volta che l’Italia avrà la capitale europea sarà nel 2033 ed è quindi evidente che una capitale della cultura a livello nazionale e ogni anno, offrirà invece una opportunità di competizione virtuosa a tutte le città italiane grandi e piccole”
-Dario Franceschini, MiBACT